Laboratorio Grafico

Un esempio di Laboratorio Grafico/Pubblicitario o di Fotografia/Fotoritocco è quello realizzato presso la scuola Secondaria di I Grado "Ettore Iaccarino". Questo laboratorio ha visto coinvolti 24 ragazzi, ciascuno alla sua postazione informatica impegnati nella realizzazione grafica del calendario scolastico.

Attraverso un percorso didattico semplice, accattivante e divertente, i ragazzi hanno imparato ad usare programmi di grafica professionale attraverso esercizi e dimostrazioni pratiche.
L'entusiasmo ed il coinvolgimento dei ragazzi è stato la vera soddisfazione del progetto. Hanno potuto dare sfogo alla loro creatività e fantasia ed il risultato è stato al di sopra di ogni aspettativa.

Sono state realizzate le foto, i fotomontaggi e i layout del calendario.
 

 

Estratto da una pagina del calendario : 

L’esperienza del progetto: “Io e il Computer”

I Programmi Operativi Nazionali, sono strumenti finanziari gestiti dalla Commissione europea per realizzare la coesione economica e sociale di tutte le regioni dell'Unione e ridurre il divario tra quelle più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo.

I PON nascono, quindi, per dare qualità e respiro nazionale ed europeo all’offerta didattica, superare i limiti di una didattica spesso ingessata, ripetitiva e priva di particolare appeal per gli studenti, per rendere competitiva la preparazione dei nostri studenti che, come ben sappiamo, sono agli ultimi posti della classifica  dell’OCSE.
In particolare, i programmi FSE (fondo sociale europeo) con Obiettivo F1 tendono a promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale.
L’esperienza di questi progetti, grazie alla presenza dell’esperto esterno che durante gli incontri  insegna non solo ai ragazzi  ma anche al “tutor”,  fa sì che  il docente diventi colui che apprende ma anche colui che, come esempio attivo, insegni come apprendere. Ciò  facilita l’apprendimento degli alunni, perché la cosa migliore che un insegnante possa fare è quella di essere uno di loro, un buon alunno; colui che impara nuove cose insieme ai ragazzi e soprattutto un “motivatore” più che un divulgatore culturale. Inoltre, questi progetti extracurricolari, aprono una finestra sul mondo (anche del lavoro), facendo uscire dall’isolamento in cui molto spesso si trova la comunità scolastica.
 
Il tema trattato da tutti i progetti proposti dalla nostra scuola, nell’ ambito di un programma integrato, è stato quello dello  studio e  della valorizzazione del territorio in cui vivono i ragazzi.
Il nostro corso, che ha affrontato temi e software legati al mondo della grafica computerizzata, ci ha offerto la possibilità di poter lavorare così come operano  gli “addetti ai lavori” e,  attraverso un’operazione di squadra che ha coinvolto davvero tutti, si è giunti ad un importante confronto tra la cultura scolastica e la cultura giovanile. 
Divertendosi i ragazzi hanno imparato le proprietà delle immagini e la ricerca delle stesse attraverso internet; l’applicazione delle tecniche di impaginazione, di composizione e progettazione grafica; la conoscenza dei software per il trattamento delle foto; la capacità di ideazione del prodotto grafico finito; la conoscenza delle diverse gradazioni e sfumature dei colori.
Ma ciò che è più importante è che attraverso  le nuove  modalità di apprendimento proposte dalle tecnologie della comunicazione, si è riusciti a far conoscere, con  modalità differenti e più accattivanti, il patrimonio artistico che i nostri giovani  hanno sotto casa e che troppo spesso danno per scontato.
I ragazzi sono abituati a sentir parlare di Ercolano come un luogo di delinquenza ed emarginazione o nel migliore dei casi  come il paese degli Scavi e del Vesuvio. 
Ma Ercolano è molto altro. Bisogna essere liberi da pregiudizi e luoghi comuni, avere una buona dose di prudenza e tanta pazienza per attraversarla, conquistarla nei suoi molteplici aspetti nascosti ma affascinanti, “entrarci con il corpo”, perché la sua natura epicurea è tanto evidente.
Attraverso l’elaborazione del calendario scolastico, i ragazzi hanno camminato per i vicoli della loro città, scattando fotografie lungo il percorso, ad angoli e monumenti  più caratteristici e più significativi. Quest’ultime sono state poi modificate attraverso l’introduzione di elementi divertenti e decontestualizzati grazie alla loro sensibilità di adolescenti  sognatori  con una spiccata vena d’ironia: tra tanti brutti edifici della speculazione del dopoguerra perché non far comparire le due torri gemelle? oppure creare il museo Mav visitato da alieni? o ancora metter in luce monumenti abitati dai personaggi dei cartoni e dei fumetti tanto amati? e che dire del mare dipinto di un blu acceso perché tanto sognato e poco vissuto? 
Ogni pagina del calendario e quindi ogni mese mette in luce i punti di forza del territorio: il Vesuvio, gli Scavi, le Ville Vesuviane, il Mav, il mare, Piazza Pugliano, il Mercato, la Scuola pittorica di Resina, attraverso un viaggio che dal passato ci riconduce alla realtà dei nostri giorni con le evidenti trasformazioni e criticità.
Il passato è stato raccontato grazie alle cartoline ed immagini d’epoca che, con l’utilizzo del  programma  photoshop, sono state ritoccate  aggiungendo colori alle foto in bianco e nero ed esaltando alcuni elementi. 
La scelta dei testi è legata a tematiche vicine alla storia di Ercolano con un attenzione particolare alla storia orale, alla storia del costume, alle curiosità come quella di Zi Rosenella a fattucchiara, o ad avvenimenti  meno conosciuti.
Per guidarci nel percorso i ragazzi hanno disegnato una mascotte originale della scuola,  un personaggio portafortuna che simpaticamente rappresenta tutti i ragazzi della Iaccarino che abbiamo chiamato Ettorino, con una valenza quindi non solo grafico-rappresentativa, ma anche fortemente simbolica. 
Dal grafico selezionato si è poi passati al personaggio digitale in diverse posizioni  da poter utilizzare quale  simpatica guida per le  informazioni del calendario.
A conclusione si può affermare che l’esperienza è stata molto gratificante e i  ragazzi sono stati molto motivati e sempre  presenti grazie anche all’attività che è stata di tipo laboratoriale.
L’utilizzo delle tecnologie, è quindi senza dubbio una modalità di insegnamento capace  di attrarre le nuove generazioni  e di proporsi quale supporto strategico per  i docenti e gli operatori  che sono  quotidianamente impegnati nel fondamentale compito di diffusione e promozione della straordinaria civiltà del nostro territorio.
 
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